È il sogno di ogni atleta.
L’aspirazione di ogni uomo e donna di sport.
Eppure quando arriva davvero è un’altra cosa. La sua caratura diventa più imponente, lo stesso suono della parola più solenne. E quindi (ri)eccoci, è nuovamente tempo di Olimpiadi, che riprendono con gli atleti paralimpici.
Da domani 28 agosto, Parigi tornerà a contare storie di vite e di medaglie e lo farà fino all’8 di settembre. Saranno 13 i campani che all’ombra dell’Arco di Trionfo, su cui sono stati posti gli Agitos -le caratteristiche spunte che sono il simbolo delle Paralimpiadi-, difenderanno il Tricolore, tra loro anche la spadista e la sciabolatrice Rossana Pasquino, portabandiera del Club Schermistico Partenopeo e allieva di Antonio Iannaccone, Maestro del nostro club.
Diverse cose sono cambiate dall’esordio olimpico a Tokyo 2021, invariata è rimasta la forza di volontà. La stessa con cui “la prof” di ingegneria chimica della Federico II concilia l’impegno universitario con quello sportivo.
Se oggi la scherma italiana può gioire dei successi di Rossana, il merito è anche di Francesca Boscarelli, per decenni atleta di punta della nazionale di spada, che è stata compagna di scuola della “prof”. Rossana Pasquino ha cominciato la sua avventura sulle pedane del Club Schermistico Partenopeo, diretto da Sandro Cuomo. Il maestro Carmine Carpenito l’ha allenata con la spada fino alla Paralimpiade di Tokyo; mentre l’olimpionico Dino Meglio dal 2018 la prepara nella specialità della sciabola. Dal 2021 Rossana è seguita dal maestro Antonio Iannaccone che sarà a Parigi come componente dello staff della squadra italiana e che ha dato voce alle emozioni proprie e del suo team.
“Da sportivo ed appassionato, l’Olimpiade per me è sempre stata un sogno -ha affermato il maestro Antonio Iannaccone-. Anche se ho sempre giocato a calcio mi sarebbe piaciuto prendere parte alla competizione più sentita di sempre. Devo dire grazie a Rossana che mi ha lasciato coronare questo obiettivo al quale non avevo mai pensato troppo. È stato un percorso apparentemente breve, ma pieno e vertiginoso. Credo di essere emozionato al punto giusto, tendo a restare sereno, ma soprattutto a trasmettere fiducia ad ogni sguardo amico che incrocio. Siamo un bel team, sono fiero di essere stato apprezzato dal Ct Francesco Martinelli e dal coordinatore del settore paralimpico Dino Meglio. L’ambiente è fantastico e la leggerezza e l’ironia sono all’ordine del giorno”.
Rossana Pasquino si presenterà sulle pedane del Grand Palais da campionessa europea in entrambe le armi: “Ross sta bene e le premesse sono buone -spiega il maestro Antonio Iannaccone-. Però ogni gara ha una storia a sé. A Tokyo Rossana ha fatto tanta esperienza ed ora è attrezzata per vivere questa avventura al massimo. Al di là di ogni risultato la sua preparazione è stata encomiabile, basti pensare a quanti successi ci ha abituato nel corso di questa preparazione. Tutto frutto di grande sacrificio che le permette di declinare al meglio il duplice impegno lavorativo e sportivo. A prescindere dall’Olimpiade Rossana è amica di tutti, grandi e piccini, ed è riuscita a creare attorno a sé un’aura di felicità genuina. Quando c’è lei tutti ci vogliono essere e questo testimonia che l’ambiente è il segreto che porta al successo. È un aspetto che al Club Schermistico Partenopeo Rossana è riuscita a trasmettere e che faremo di tutto per custodire. Rossana scherza spesso sul fatto che le piacerebbe diventare maestra. Colgo grande utilità anche per gli olimpici fare lezione da seduti. E poi lo sappiamo che se Ross vuole, è capace di ogni cosa”.
Quello della doppia carriera lavorativa e sportiva accompagna la vita di molti sportivi ed è anche il filo che accomuna la vita di Antonio e Rossana: “Sono molto grato al Ministero della Giustizia per cui lavoro, presso il Giudice di Pace di Napoli, come assistente giudiziario. Non è mai semplice riuscire a fare tutto, però è soddisfacente arrivare a fine giornata stanchi ma con la sensazione di essere stati produttivi. Poi guardando Ross non puoi avere che la voglia di continuare a pedalare sempre”.
Gestire la tensione è fase fondamentale della vigilia di un appuntamento così importante: “Nelle giornate più leggere visiterò Parigi per non far frullare troppo i pensieri -ha confessato il maestro Antonio-. Per il momento i ricordi sono molto piacevoli: agli Europei il doppio oro di Rossana fu proprio una grande emozione e poi tutte le scolaresche presenti facevano il tifo per lei, ancora non abbiamo capito perché. Tutti si sgolavano per «Rossanà», l’hanno supportata in momenti delicati e spero che potrà di nuovo contare su quel bene vero che solo lei sa accendere”.