Non finisce mai di stupire!
Rossana Pasquino, atleta paralimpica del Club Schermistico Partenopeo, in pochi giorni avvera il sogno di ricevere la prima convocazione nella nazionale italiana e di conquistare la sua prima medaglia internazionale, bronzo nella prova a squadre di sciabola di Varsavia.
Instancabile, volenterosa, caparbia, testarda e soprattutto amante della vita e delle emozioni. Questi sono gli ingredienti che hanno portato in pochissimi anni Pasquino, ricercatrice presso la Federico II di Napoli che si avvicinò per curiosità alla scherma, a diventare una delle atlete della nazionale italiana paralimpica.
Tra le sue doti c’è anche la versatilità; sì, perché Pasquino nasce, cresce e migliora costantemente come spadista sotto le mani del maestro Carmine Carpenito. Tanti podi nelle prove nazionali fino a giungere alla ottava posizione nella prova di Coppa del Mondo di Pisa, risultato che non si vedeva da tempo per un’italiana. Intanto, però, un po’ per passione un po’ per mettersi alla pari di tante atlete che praticano due armi, inizia anche a maneggiare la sciabola con i consigli del maestro Dino Meglio. Anche qui miglioramenti rapidissimi notati subito dallo staff della nazionale fino alla prima convocazione per la prova di Coppa del Mondo di Varsavia. Nelle prove individuali di spada e sciabola viene fermata per accedere nelle prime 8 entrambe le volte sullo sfortunato punteggio di 15-14.
La gioia più grande arriva però nella prova a squadre di sciabola dove Rossana Pasquino insieme alle compagne Andreea Mogos e Loredana Trigilia , conquistano il primo storico bronzo per nazionale italiana vincendo l’assalto per il terzo posto contro la Russia con il punteggio di 45-44.